Giaveno, 13 febbraio 2016

Gara in bianco e nero a Giaveno.  Grande Matteo Fantucci e bene Valeria Di Maio, gli altri devono ancora capire che il Judo è uno sport dove bisogna avere pazienza e soprattutto testa.  Lo judo è uno sport fisico ma a cui deve essere inserito – nell’apprenderlo e svilupparlo – gran parte del nostro “cervello”: tutto il nostro corpo si muove grazie a questo indispensabile organo. Se usiamo solo i muscoli il disastro è assicurato, e per noi “disastro” vuol dire sconfitta.

La cronaca della gara vede una prima parte veramente disastrosa con errori su errori di Parisi Joseph, Parisi Francesco, Valenti Giulio e Sidella Stefano che a parte un magnifico uchi mata che faceva sperare in un dominio nella categoria si esibiva in tecniche e decisioni di gara assolutamente negative, una vittoria è troppo poco per la “bravura” che Stefano può esprimere ma fino a quando usa i muscoli senza la testa per noi insegnanti sarà una vera sconfitta.

Per fortuna una grande prestazione di Matteo Fantucci risolleva le sorti della squadra: 2 incontri vinti con un Judo intelligente e assolutamente positivo anche dal punto di vista tecnico.

Valeria viene inserita con i 78 kg. e la gara è in salita considerando anche il tempo di fermo per problemi fisici, ma a parte la sconfitta a terra proprio per il peso dell’avversaria – che tra l’altro non ha fatto neanche un attacco – nel secondo combattimento a pari di peso o quasi vince bene e con una avversaria tosta e che voleva la vittoria a tutti i costi. Valeria ha tirato fuori la classe dei tempi migliori e ha raggiunto la vittoria a cui teneva molto e che la rilancia per i prossimi appuntamenti.

Una giornata in bianco e nero: ritengo che bisognerà lavorare per togliere i difetti, ricordo sempre che non siamo secondi a nessuno tecnicamente e come preparazione fisica, manca la convinzione di queste mie affermazioni che non devono rimanere sole mie o di Corrado.

Giuseppe Ballarini